Quali saranno i trend del turismo nel 2021?
Comprendere il mercato e le tendenze è importante e utile, soprattutto per coloro che gestiscono attività o tour operator.
La sfida è giocare d’anticipo ed essere tra i primi a stimolare la domanda.
Analizzare i trend del turismo permette di avere un’ampia panoramica di quello che i clienti cercano e di come il contesto nel quale ci muoviamo continui ad evolversi.
Esaminare i trend è quindi utile per:
– anticiparli e non farsi trovare impreparati
– capire la domanda di un mercato in continua evoluzione
– decidere gli obiettivi della tua attività e progettare, di conseguenza, esperienze
SOSTENIBILITÀ
Fra i trend del turismo del prossimo anno, e per gli anni a venire, al primo posto troviamo una forte propensione alla ricerca di soggiorni sostenibili.
Quello che prima chiamavamo “cambiamento climatico” è ora diventato “crisi climatica” e tutte le nostre attività necessitano di un forte ridimensionamento.
Il turismo non fa eccezione, con un forte bisogno di azioni concrete da parte di ospiti e operatori. Il settore turistico si adeguerà a quella che non è una moda del momento ma, di certo, una rivoluzione.
La sostenibilità toccherà tutti gli aspetti che compongono la vacanza: dagli spostamenti al cibo, dagli alloggi alle attività. Tutto cambierà.
Molte sono le azioni si possono mettere in atto da subito, senza stravolgimenti:
- via i monoporzione
- utilizzo di acqua del rubinetto
- prodotti ecologici
- asciugamani e corredo da camera in fibre naturali
- ciclo di pulizia a basso impatto
- dosatori al posto del set di cortesia da bagno
- promozione e stimolo all’utilizzo del servizio di trasporto pubblico
- installazione di riduttori del flusso d’acqua
- lampadine a basso consumo
- scelta di fornitori a loro volta rivolti verso la sostenibilità, come fornitori di energia certificata da fonti rinnovabili
- prodotti a km zero
- e richiesta agli ospiti di ridurre gli sprechi!
Naturalmente, tutte queste azioni precise, concrete e consapevoli vanno comunicate agli ospiti.
Anche se la legge già impone dei parametri in fase di ammodernamento, le strutture turistiche nei prossimi anni dovranno seguire i canoni di bioarchitettura: impianti di riscaldamento e raffreddamento da fonti rinnovabili, materiali ecocompatibili, ottimizzazione delle risorse durante i lavori, piani atti minimizzare gli sprechi. Il concetto di impatto minimo va oltre per chi deciderà di riammodernare in ottica “carbon positive”: non solo la produzione di CO2 è stata azzerata, ma addirittura sono messi in atto processi atti a diminuirla.
SLOW TRAVEL
Al secondo posto tra io trend troviamo lo “slow travel”. E’ un approccio più mentale che materiale. Il cliente si sente in vacanza dal momento in cui parte per la destinazione: il viaggio non è più un motivo di stress per raggiungere la meta ma è, esso stesso, già vacanza.
Tutto diventa più slow per godere realmente delle bellezze del viaggio.
Di conseguenza l’ospite, quando arriverà in struttura, vorrà respirare aria di tranquillità e comfort rimanendo “slow” e potendo godere appieno della well-hospitality da noi progettata e indirizzata a un soggiorno che aumenti il benessere fisico e mentale.
Lo slow traveller è consapevole del lusso inteso come tempo da dedicare al proprio benessere e a quello dei propri cari dal momento stesso in cui si parte per la vacanza.
Il goal dell’operatore sarà quello di creare una serie di attrattive (una notte in malga, passeggiate con gli Yak, sleddog, transumanza, passeggiate a piedi, attività che fanno rivivere sapori e mestieri antichi ed esperienze culinarie con gli alimenti tipici del territorio).
NUOVE ATTIVITÀ E NUOVE ESPERIENZE TOTALIZZANTI
Al terzo posto, troviamo attività invernali diverse dal classico sciare in pista.
Ad oggi l’impossibilità di vivere la neve grazie agli impianti, ci dirige a valorizzare attività alternative che dovranno diventare punto di riferimento anche dopo un’eventuale riapertura degli impianti.
Dalle passeggiate a cavallo alla fatbike, dallo sleddog ai parchi avventura, dal parapendio biposto ai classici sci di fondo e scialpinismo sino alle cascate di ghiaccio per i più temerari.
Le esperienze immersive nell’ambiente e nella natura saranno le più richieste. Erano e sono attività già presenti che completano il quadro del cambiamento: sostenibilità, slow travel, attività a minor impatto. Tutto collegato, tutto sensato per un modo di fare turismo diverso e migliore di quello che abbiamo conosciuto finora.
Ti saluto con un tip: attenzione a non “vendere” la sanificazione degli ambienti causa pandemia come un valore aggiunto. Se lo è stato i mesi addietro, nell’estate 2020, ora i clienti lo danno per scontato. Indicalo quindi nei tuoi canali e su booking.com, per esempio, ma non pubblicizzarlo come punto di forza, puntando invece sui trend di cui ti ho parlato e su novità legate alle esperienze immersive.