La fine delle feste Natalizie di un mese fa ha lasciato il solito amaro in bocca.
Durante quel periodo ho avuto modo di interloquire con molti operatori e clienti, alcuni di Livigno e tanti di fuori, con discorsi principalmente brevi, il tempo di un caffè o poco più, diretti e senza fronzoli.
Con alcuni di loro è emersa la triste realtà di un approccio approssimativo di molti operatori turistici.
Ancora tanti, troppi, (di tutti i settori eh: commerciale, ristorazione, ricettivo) a cantare la stessa sinfonia:
“Speriamo queste feste passino presto...”
“Ma che gente c'è in giro?”
“I soliti italiani...”
“Non ne posso più di queste settimane...”
Se poi in quel periodo si deve pensare o programmare il futuro prossimo:
“Appena passate le feste...”
“Dall'otto inizio a sciare anche io...”
“Adesso non ho la testa per pensarci...”
Tutti ragionamenti che purtroppo denotano un approccio in parte improvvisato alla gestione della propria attività, soprattutto dal punto di vista della mentalità.
E' come se il periodo di Natale-Capodanno, così come quello di Ferragosto, visto che il pensiero è lo stesso (tranne che per sciare, ovviamente :-P) fosse totalmente anomalo al resto stagione invernale o estiva.
Sì certo, ci sono alcuni fattori che lo rendono diverso dal resto della stagione invernale (bambini a casa da scuola, maggior afflusso causa le vacanze stesse, regali da fare, cene da preparare, familiare da vedere) ma stiamo pur sempre facendo e portando avanti la stessa attività. E allora perché non comprendere che:
- lamentarsi non serve; anzi
- certo ci sarà più stress da gestire, e quindi?
- è nei periodi con più pressione che si testano meglio le proprie capacità e quelle dell'attività
- è parte integrante del nostro lavoro
- sono periodi che valgono esattamente come il resto della stagione
Attività, nuove o vecchie che siano, soffrono ancora una scarsa visione imprenditoriale da questo lato.
Strutture rinnovate e belle, tecnologie a supporto della gestione dei clienti, ambienti puliti e ordinati, personale qualificato (!) servizi interni all'avanguardia e servizi di località efficienti e funzionali non sono le sole cose che possono migliorare la qualità del turismo, del nostro benessere e della salute della nostra attività. Quando si fanno i check-in al telefono, quando si accolgono i clienti in ciabatte, quando si chiude il negozio dieci minuti prima perché si ha altro da fare, quando ci si lamenta per quindici giorni di fila si comprende chiaramente che la strada da fare è ancora lunga.
